Oratori del Divino Amore

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Radicare la carità.

Alla fine del 1400, in un clima di fervoroso rinnovamento religioso, venivano formandosi “Oratori del Divino Amore” – gruppi di cristiani che desideravano raggiungere la santità, il profondo cambiamento interiore attraverso quei mezzi che la Chiesa proponeva e propone ancor oggi: la Grazia, i Sacramenti e la carità fraterna.

Guidati da un regolamento, i membri di questa Confraternita si impegnavano a far della loro vita una luce evangelizzatrice con la santità e l’esercizio della carità fraterna.

A Genova fu  S.Caterina Fieschi Adorno un personaggio di spicco. Ella attirò alla sua mistica scuola molti laici e religiosi desiderosi di perfezione; tra questi, il nobile Ettore Vernazza, un notaio che rivestiva cariche importanti nel governo della Repubblica. Animato dall’esempio della sua santa maestra, il Vernazza diede vita a diverse attività caritative, tra cui il Conservatorio delle povere Figlie sotto il patrocinio di S.Giuseppe, che si occupava delle ragazze orfane o provenienti dalla bassa condizione, preparandole alla futura vita sociale.

All’inizio, il compito era svolto da alcune signore della nobiltà, ma ben presto si formò un piccolo nucleo di giovani che, sempre sulla scia del “Divino Amore”, nella ricerca della maggior gloria di Dio, desiderò una vita comunitaria organizzata da una Regola, nella quale poter offrire a Dio la propria vita per mezzo di povertà, castità ed obbedienza. Tale forma di vita si mantiene fino ad oggi, favorita forse dal fatto che l’istituto non si è mai espanso, ma ha come unica sede quella di Genova.

Per chi volesse approfondire: